San Marino accoglie famiglie palestinesi: la CSdL: “Solidarietà concreta”

San Marino: la Commissione Affari Esteri discute della questione palestinese

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La decisione del Governo di San Marino di accogliere fino a 30 palestinesi in fuga dalla Striscia di Gaza viene accolta con favore dalla CSdL, che sottolinea il valore concreto e simbolico dell’iniziativa. Un atto che, secondo il sindacato, si inserisce in una linea di coerenza storica e politica che caratterizza da sempre la Repubblica.

Il riconoscimento della Palestina e il valore dell’unanimità istituzionale

Nel comunicato diffuso il 22 dicembre 2025, la CSdL richiama il recente riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di San Marino, evidenziando come la decisione sia stata assunta all’unanimità dal Consiglio Grande e Generale. Un elemento che, secondo il sindacato, rafforza il significato dell’atto e ne accresce il peso politico, trasformandolo in una presa di posizione condivisa a livello istituzionale.

Il riconoscimento viene letto come un segnale concreto di condanna della strage di civili che da oltre due anni colpisce la popolazione della Striscia di Gaza, oltre che come un contributo al perseguimento dell’obiettivo “due popoli, due Stati”, indicato come unico orizzonte possibile per una soluzione duratura del conflitto.

Una tradizione di accoglienza che attraversa i secoli

La CSdL colloca la scelta del Governo all’interno di una tradizione storica ben radicata. L’accoglienza di profughi e rifugiati, ricorda il sindacato, ha contraddistinto San Marino anche nei momenti più difficili della sua storia, quando la popolazione viveva condizioni di forte precarietà economica.

Il riferimento agli oltre centomila sfollati accolti durante la Seconda guerra mondiale rappresenta uno dei passaggi centrali del comunicato: un esempio emblematico di come la Repubblica abbia saputo aprire le proprie porte a chi fuggiva da persecuzioni e violenze, facendo dell’ospitalità un tratto identitario prima ancora che una scelta politica.

Dal passato al presente, la continuità di una scelta

Secondo la CSdL, il fatto che questa tradizione venga confermata anche nel terzo millennio è motivo di orgoglio. Dopo l’accoglienza riservata ai cittadini ucraini, il benvenuto alle famiglie palestinesi viene presentato come un’ulteriore conferma di una linea coerente, che attraversa epoche diverse ma mantiene intatto il proprio significato.

Nel comunicato, l’iniziativa viene infine ricondotta a una definizione che riassume il senso dell’intera scelta: “questa è l’Antica Terra della Libertà che ci piace”, un richiamo diretto all’identità storica e ai valori fondanti della Repubblica.

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