Riforma IGR, San Marino si dota di un fisco più equo

Approvato a larga maggioranza in Consiglio il progetto di legge: vince la politica della mediazione

Riforma IGR, San Marino si dota di un fisco più equo

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Con una larga maggioranza, il Consiglio Grande e Generale ha approvato la riforma dell’Imposta Generale sui Redditi (IGR), segnando un passaggio politico e istituzionale di rilievo per la Repubblica.
Il provvedimento rappresenta il punto di arrivo di un lungo percorso di confronto e mediazione, che ha coinvolto Governo, Maggioranza, parti sociali e associazioni di categoria, con l’obiettivo di costruire un sistema fiscale più equo, moderno e trasparente.

Una riforma nata dal confronto

La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio sottolinea come l’approvazione della legge sia il risultato di un dialogo costruttivo e partecipato, in grado di trasformare un iniziale disegno tecnico in una riforma condivisa.
L’impianto legislativo definitivo, spiega la Segreteria, “è il frutto di un confronto reale, che ha permesso di trovare un equilibrio tra le esigenze della cittadinanza, le istanze sindacali e gli obiettivi di sostenibilità dello Stato”.
Il Governo rivendica così di aver smentito “la narrazione di una riforma imposta dall’alto”, sostituendola con “un modello di concertazione sociale e politica” che ha migliorato sensibilmente il testo approvato in prima lettura.

Più equità e responsabilità contributiva

Il nuovo sistema introduce una maggiore progressività fiscale, principio cardine della riforma: chi ha di più, contribuisce di più.
Per i redditi medio-bassi, fino a 35.000 euro annui, il carico fiscale resta pressoché invariato, garantendo stabilità e tutela per le fasce più deboli.
Parallelamente, vengono rafforzati gli strumenti di controllo e accertamento, volti a contrastare elusione ed evasione, favorendo l’emersione dei redditi sommersi e riducendo le aree di conflitto tra le diverse categorie di contribuenti.
La riforma consolida la giustizia fiscale e la responsabilità sociale, principi essenziali per la coesione economica del Paese”, sottolinea la nota ufficiale della Segreteria Finanze.

Risorse per sanità, scuola e welfare

Il Governo evidenzia come il maggior gettito atteso e la maggiore credibilità internazionale derivante dalla riforma consentiranno di liberare nuove risorse da destinare a settori strategici come sanità, istruzione e politiche sociali, considerati pilastri del benessere collettivo.
Una redistribuzione che, nelle intenzioni dell’esecutivo, mira a riequilibrare le priorità di bilancio e a rafforzare la qualità dei servizi pubblici, proiettando San Marino verso una gestione più sostenibile e solidale delle finanze statali.

Un segno di maturità politica

Per la Segreteria di Stato, l’approvazione della riforma rappresenta anche una prova di maturità per la Legislatura, capace di superare divisioni e di trovare una mediazione efficace tra le esigenze economiche e quelle sociali.
Il dialogo ha prevalso sullo scontro – si legge nella nota – e il risultato raggiunto dimostra che la politica, quando sceglie il confronto e la responsabilità, può ancora essere guida di unità e garanzia di equilibrio”.
Forte del sostegno del Consiglio, la Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio conferma la volontà di proseguire “con rinnovata determinazione” nel percorso di stabilizzazione e modernizzazione del sistema economico sammarinese.

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