Riforma IGR, cresce il dibattito sulle informazioni diffuse online

I sindacati replicano alle analisi circolate sui social network

Riforma IGR, i sindacati: “Equità raggiunta”

Condividi

La recente approvazione della riforma dell’Imposta Generale sui Redditi continua a generare un intenso confronto pubblico, soprattutto per quanto riguarda gli effetti sui lavoratori frontalieri italiani. Negli ultimi giorni una nota diffusa online dal commercialista riminese Giovanni Benaglia, consulente della nuova Associazione Frontalieri Italia San Marino, ha suscitato discussione presentando l’impianto fiscale come peggiorativo e discriminatorio per i non residenti.

Le tre sigle sindacali sammarinesi – CSdL, CDLS e USL – hanno ritenuto necessario intervenire per chiarire alcuni punti ritenuti non corretti, offrendo una propria lettura tecnica dei passaggi della riforma.

Le precisazioni sui principali elementi della riforma

Secondo i sindacati, alcune affermazioni contenute nella nota apparsa sui social richiedono un inquadramento più preciso, in quanto riferimenti e conclusioni divergerebbero dal testo normativo approvato.

La prima osservazione riguarda il tema delle detrazioni per familiari a carico: la disciplina in vigore, spiegano le tre organizzazioni, non subisce modifiche sostanziali e continua ad applicarsi come negli anni precedenti, con benefici riservati ai residenti. La riforma avrebbe quindi semplicemente riordinato la normativa esistente senza introdurre nuove esclusioni.

Un secondo punto riguarda la detrazione di 100 euro prevista per i redditi imponibili fino a 15.000 euro, attualmente abrogata. I sindacati sottolineano come tale abolizione riguardi tutti i contribuenti e sia stata sostituita da un nuovo meccanismo – la “quota detrazione no SMAC” – la cui applicazione è generalizzata e non collegata alla residenza.

Il terzo elemento riguarda la trasformazione delle spese effettuate tramite SMAC da deduzioni a detrazioni. Anche in questo caso, le sigle evidenziano che la norma opera indistintamente su residenti e non residenti. All’interno di questo impianto resta tuttavia il tema, più generale, della capacità effettiva dei frontalieri di concentrare i consumi sul territorio sammarinese, questione già evidenziata dagli stessi sindacati sin dalla fase di discussione della riforma.

Le simulazioni e il richiamo alla corretta informazione

Secondo le tre organizzazioni, alcune simulazioni diffuse in rete non rifletterebbero l’effettiva applicazione delle nuove norme. Le analisi sindacali tengono invece conto, spiegano, anche dell’aumento dello 0,5% del contributo FONDISS previsto dal 2026 e confermano differenze significative tra i contribuenti che aderiranno pienamente o parzialmente alle detrazioni SMAC e coloro che decideranno di non avvalersene.

I sindacati ricordano inoltre che dal 2026 sarà possibile stabilire in modo più preciso il livello di detrazioni SMAC a cui aderire, in base ai consumi effettivamente sostenibili sul territorio. Una possibilità che, affermano, potrà essere utile soprattutto a chi finora non ha utilizzato la card regolarmente o in modo sistematico.

Il ruolo dell’informazione e la complessità del tema

La nota congiunta si conclude con un invito alla prudenza nella diffusione e nella lettura dei contenuti online, rimarcando la necessità di affidarsi a chi opera all’interno del sistema fiscale sammarinese. Le tre sigle ribadiscono che il confronto pubblico è legittimo, ma che la complessità tecnica della materia richiede accuratezza e riscontri puntuali sulle norme approvate.

Autore

Leggi anche