Riforma IGR approvata dal Consiglio Grande e Generale: la CSU invita lavoratori e pensionati a informarsi sugli effetti

Dal 1° gennaio 2026 cambia il sistema fiscale. La Centrale Sindacale Unitaria: “Fondamentale scegliere consapevolmente se aderire alle nuove detrazioni SMAC”

Riforma IGR, sindacati: "L’impatto su lavoratori e pensionati non torna"

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Dopo l’approvazione definitiva della riforma dell’Imposta Generale sui Redditi (IGR) da parte del Consiglio Grande e Generale, la Centrale Sindacale Unitaria (CSU) invita lavoratori dipendenti e pensionati a rivolgersi ai propri uffici per comprendere nel dettaglio gli effetti concreti che la nuova normativa avrà sui redditi a partire dal 1° gennaio 2026.
L’obiettivo, spiega la CSU, è garantire che ciascun cittadino possa valutare in modo consapevole se e in quale misura aderire al nuovo sistema delle detrazioni SMAC.

Un sistema completamente rinnovato

Con la riforma, cambia radicalmente il meccanismo fiscale: si passa dalle deduzioni (basate su no tax area e tracciature SMAC) al sistema delle detrazioni, che varieranno in base alla quantità di consumi effettuati in territorio in rapporto al reddito.
Questo significa che l’impatto della riforma sarà diverso da contribuente a contribuente, rendendo necessaria un’analisi personalizzata.

In base alla legge, chi ha già aderito al vecchio sistema continuerà automaticamente a beneficiare dello sconto fiscale derivante dalle nuove detrazioni. Per i redditi da lavoro o pensione fino a 45.000 euro lordi, la variazione del netto mensile sarà minima, stimata in 7-8 euro.
Diversamente, chi non ha aderito alle deduzioni SMAC e manterrà questa scelta anche nel 2026, potrebbe subire una riduzione del netto mensile di diverse decine di euro, soprattutto nei redditi più bassi, a causa della scomparsa della no tax area.

Le novità principali: adesione parziale e ampliamento delle spese

Una delle novità più significative è la possibilità di adesione parziale alle nuove detrazioni SMAC, che consente di stabilire anticipatamente quanto si prevede di spendere in territorio.
La riforma raddoppia il tetto per i carburanti (da 750 a 1.500 euro annui) e amplia le categorie di spesa riconosciute:
– per i residenti, sarà possibile includere anche le utenze domestiche, in misura decrescente con l’aumentare del reddito;
– per tutti i contribuenti, si potranno conteggiare polizze assicurative danni a persone e cose, purché stipulate con agenzie aventi sede a San Marino.

Fondiss e rimborsi: cosa cambia

Dal 1° gennaio 2026 scatterà anche l’aumento dello 0,5% dei contributi a FONDISS, che inciderà sulle buste paga dei lavoratori dipendenti.
La legge conferma inoltre la possibilità di richiedere il rimborso delle maggiori imposte versate a causa della mancata adesione alle deduzioni SMAC, sia per il 2025 che per gli anni successivi.
Tale rimborso, tuttavia, verrà accreditato sulla SMAC con un ritardo di circa due anni, motivo per cui la CSU consiglia di valutare attentamente l’adesione almeno parziale al nuovo sistema, per evitare squilibri di liquidità.

Simulazioni e assistenza ai cittadini

Per aiutare i cittadini a orientarsi tra le novità, la Centrale Sindacale Unitaria ha predisposto strumenti di simulazione personalizzata per calcolare gli effetti delle diverse scelte di adesione.
Invitiamo lavoratori e pensionati a rivolgersi ai nostri uffici – spiega la CSU – per ricevere assistenza e comprendere con precisione come le nuove detrazioni SMAC influenzeranno il proprio reddito netto”.

La CSU ricorda infine che, come nel sistema attuale, chi non raggiungerà la soglia di spesa preventivata dovrà regolarizzare la differenza con il conguaglio fiscale entro il 31 luglio dell’anno successivo.

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