La questione della denatalità torna al centro del dibattito politico sammarinese. Nella giornata di ieri si sono riunite congiuntamente le Commissioni Consiliari Permanenti I e IV, convocate per ricevere il riferimento del Segretario di Stato con delega alla Famiglia sull’avanzamento delle politiche e degli interventi a sostegno della natalità, in base all’ordine del giorno approvato il 27 marzo scorso.
Durante la seduta, che si è svolta in un clima di collaborazione e confronto costruttivo, sono emerse tuttavia criticità rilevanti rispetto all’efficacia delle misure messe in campo finora.
Il contesto: una sfida sociale e culturale
Come evidenziato nel dibattito, il calo delle nascite rappresenta un fenomeno complesso e multidimensionale, che coinvolge non solo l’aspetto economico ma anche quello culturale e sociale.
È stato sottolineato come, pur non potendo risolvere da solo il problema, un governo abbia la possibilità di incidere concretamente su fattori chiave come la stabilità lavorativa, l’accesso a un’abitazione sostenibile, la scuola, i servizi educativi e extrascolastici e il sostegno economico alle famiglie.
Repubblica Futura: “Manca una cabina di regia”
In un comunicato diffuso al termine della seduta, Repubblica Futura ha espresso forte preoccupazione per la mancanza di una strategia coordinata tra le diverse Segreterie di Stato, denunciando “l’assenza di una cabina di regia in grado di guidare un’azione comune e coerente”.
Secondo il movimento, la Segreteria alla Famiglia avrebbe “avocato a sé il ruolo di coordinamento”, ma senza risultati tangibili.
Tra le principali critiche mosse da RF figurano:
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la riforma IGR, considerata “indifferente alle esigenze delle famiglie come realtà economiche”;
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la legge sull’emergenza casa, che “non ha prodotto un calo dei canoni di locazione”;
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il piano riorganizzativo della scuola, definito “incerto e poco chiaro” per quanto riguarda le prospettive del corpo docente.
Tali elementi, secondo Repubblica Futura, “amplificano le difficoltà dei giovani e delle famiglie nell’intraprendere un percorso genitoriale”, aggravando un quadro demografico già fragile.
Preoccupazioni sulla Commissione Demografica
Il comunicato del movimento segnala anche le difficoltà operative della Commissione Speciale sull’Andamento Demografico, che “non sarebbe messa nelle condizioni di incidere significativamente”, mentre “manca un indirizzo politico unitario fra provvedimenti disomogenei e privi di efficacia”.
Repubblica Futura chiede quindi di rivedere la gestione politica del tema famiglia, proponendo “una governance più strutturata e capace di coordinare realmente i diversi ambiti di intervento”.
Un ordine del giorno “fotocopia”
La seduta congiunta si è conclusa con l’approvazione, da parte dei commissari di maggioranza, di un ordine del giorno ritenuto da RF simile a quello approvato a marzo.
Il movimento riconosce l’intento di apertura mostrato dalla maggioranza, che ha espresso la volontà di condividere un futuro testo di modifica della Legge 129/2022 “Norme a sostegno della famiglia”, anche accogliendo alcune proposte dell’opposizione, come l’introduzione della figura del caregiver familiare.
Tuttavia, secondo Repubblica Futura, “il tempo dei riferimenti e della raccolta di dati è terminato: ora servono scelte concrete e strumenti coordinati per invertire il trend demografico”.
“Una questione di sopravvivenza per il Paese”
Nel comunicato si legge infine che “la natalità non è un tema tecnico, ma una questione di sopravvivenza”, e che il governo “non può limitarsi a gestire l’esistente ma deve mettere in campo una politica familiare strutturale, capace di garantire stabilità e prospettive a lungo termine”.