Dopo le critiche di Repubblica Futura sulla convocazione di un collegio docenti unitario, il Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura Teodoro Lonfernini interviene con una nota per chiarire la sua posizione.
Secondo Lonfernini, definire l’iniziativa come un “capriccio” o una “provocazione” è fuorviante. Al contrario, la riunione plenaria dei docenti di tutti gli ordini scolastici si inserisce “nel solco della massima trasparenza” e rappresenta uno strumento essenziale per “un confronto diretto e capillare con l’intera comunità educante”.
Un metodo inclusivo
Il Segretario ribadisce che non si tratta di un atto arbitrario, bensì di un metodo di lavoro che punta a superare le dinamiche dei tavoli ristretti per aprirsi a un dialogo più ampio e inclusivo. “La scuola è il cantiere del nostro futuro – scrive – e non possiamo limitare il confronto a poche voci, per quanto autorevoli. Ogni docente e ogni operatore scolastico deve avere la possibilità di esprimersi e contribuire alla definizione delle politiche educative”.
La responsabilità della politica
Lonfernini sottolinea come la responsabilità di guidare il settore educativo spetti al Segretario di Stato, chiamato ad assumere decisioni “ponderate e lungimiranti” nell’interesse generale della comunità, ascoltando le diverse parti in causa ma agendo con chiarezza di indirizzo.
Disponibilità al confronto
Il Segretario respinge l’idea che il Dipartimento non sia aperto al dialogo: “Ho costantemente manifestato disponibilità al confronto, non solo con le forze politiche ma soprattutto con i docenti, cuore pulsante del sistema scolastico. Non è una riunione a esaurire l’impegno, ma una visione di lungo periodo volta a costruire un sistema solido, innovativo e al passo con i tempi”.
Fiducia e rispetto reciproco
La convocazione plenaria, conclude Lonfernini, è “una dimostrazione concreta della volontà di creare un percorso condiviso, fondato sulla fiducia reciproca e sul rispetto dei ruoli”. L’invito è rivolto a tutte le forze politiche e agli attori del mondo scolastico: “Cogliamo questa opportunità per trasformare il dialogo in azioni concrete a beneficio degli studenti e, più in generale, del Paese”.