L’Associazione 121, in collaborazione con l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, organizza l’incontro pubblico “Il linguaggio di genere nei mass media”, in programma martedì 18 novembre alle ore 18:30 presso l’Aula Magna dell’Università di San Marino (Viale Antonio Onofri).
L’evento, a ingresso libero, gode del patrocinio delle Segreterie di Stato per gli Affari Interni, per il Turismo con delega all’Informazione, per l’Istruzione e la Cultura, e per la Sanità e la Sicurezza Sociale con delega alle Pari Opportunità.
Le parole che costruiscono la realtà
Relatrice dell’incontro sarà Maria Elena D’Amelio, Professoressa associata del Dipartimento di Scienze Umane dell’Ateneo sammarinese, che approfondirà il tema del linguaggio di genere come strumento di inclusione e rappresentazione.
Attraverso l’analisi del linguaggio nei mass media, nella cultura e nella comunicazione pubblica, la Prof.ssa D’Amelio esplorerà come le parole e le immagini contribuiscano a plasmare la realtà sociale, influenzando chi viene riconosciuto e legittimato nello spazio pubblico.
Inclusione, rappresentazione e diritti
Nel corso dell’incontro saranno affrontati tre assi tematici principali:
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Linguaggio come inclusione, ovvero il potere delle parole nel riconoscere identità e relazioni, anche attraverso l’uso consapevole di pronomi e termini rispettosi;
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Rappresentazione e visibilità, con un focus sul ruolo dei media, dell’arte e della politica nella costruzione di una società più equa e plurale;
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Diritti di genere e intersezionalità, per comprendere come le discriminazioni legate a genere, orientamento, razza, classe ed età si intreccino nei contesti sociali e giuridici.
Un invito al confronto e alla consapevolezza
L’iniziativa si propone come un momento di riflessione e partecipazione aperta alla cittadinanza, promossa dall’Associazione 121, realtà sammarinese impegnata nella tutela dei diritti e nella promozione della cultura inclusiva.
“Il linguaggio – sottolineano gli organizzatori – è uno strumento di riconoscimento e trasformazione: il modo in cui parliamo e rappresentiamo gli altri contribuisce a ridefinire la società in cui viviamo”.
L’appuntamento mira dunque a stimolare un dibattito pubblico sul potere delle parole e delle immagini, sulla loro capacità di superare stereotipi e favorire una cultura del rispetto e della parità.
