Direzione AASS, tra delibere e bando: il nodo della nomina torna al centro del dibattito politico

san marino

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La procedura per la nomina del nuovo Direttore dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici riaccende il confronto politico in Repubblica, riportando l’attenzione su uno dei ruoli considerati strategici nella gestione economica e infrastrutturale del Paese. Al centro della discussione, tempistiche, modalità di selezione e prospettive future dell’AASS, in una fase segnata da investimenti rilevanti e da un quadro normativo in evoluzione.

Un incarico strategico nel sistema pubblico sammarinese

La Direzione dell’AASS rappresenta da tempo uno snodo cruciale per l’equilibrio dei conti pubblici e per la realizzazione degli investimenti statali. L’Azienda, infatti, contribuisce al finanziamento di interventi dello Stato e porta avanti direttamente progetti infrastrutturali e industriali che, secondo le previsioni, nel 2026 potrebbero raggiungere un volume complessivo stimato in decine di milioni di euro.

Proprio per il peso economico e operativo dell’ente, la scelta della figura chiamata a guidarlo assume un valore che va oltre il singolo incarico, riflettendo indirizzi politici, visioni di sviluppo e modelli di governance.

Un percorso scandito da tre delibere

Il processo che dovrebbe condurre alla nomina del nuovo Direttore si articola in una sequenza di atti formali del Congresso di Stato, che nel corso di circa un anno hanno affrontato il tema con soluzioni differenti. In particolare, vengono richiamate tre delibere: il rinnovo dell’incarico e del contratto del Direttore AASS nel novembre 2024, una successiva proroga temporanea collegata a una diversa nomina dirigenziale nel novembre 2025, e infine l’autorizzazione all’emissione di un bando pubblico per la selezione del nuovo Direttore.

Una successione di provvedimenti che, secondo le critiche emerse, evidenzierebbe un confronto ancora aperto all’interno della maggioranza sulla scelta finale, con il risultato di un iter percepito come lungo e non lineare.

Il bando pubblico e i requisiti richiesti

Particolare attenzione viene posta sul contenuto del bando di selezione, soprattutto per quanto riguarda i requisiti di accesso. Secondo Repubblica Futura, la formulazione del bando limiterebbe la partecipazione di profili con esperienze dirigenziali maturate in grandi realtà energetiche o industriali, sia a livello nazionale sia internazionale.

Questa impostazione, sempre secondo il movimento politico, rischierebbe di escludere anche professionisti sammarinesi attivi all’estero o nel settore privato, restringendo di fatto il bacino dei potenziali candidati e orientando la selezione verso figure con un percorso prevalentemente interno alla pubblica amministrazione.

Autonomia dell’Azienda e gestione degli investimenti

Nel comunicato, Repubblica Futura esprime preoccupazione anche per la gestione complessiva dell’AASS. Viene segnalato un progressivo assottigliamento dell’utile, a fronte di un aumento degli investimenti realizzati con risorse proprie e di operazioni avviate in nuovi ambiti di business, alcune delle quali avrebbero raggiunto importi rilevanti senza, secondo le critiche, una chiara pianificazione industriale di medio-lungo periodo.

Un ulteriore elemento di discussione riguarda il ruolo del Congresso di Stato nella definizione delle tariffe, ambito che per legge rientrerebbe nelle competenze dell’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia. Anche su questo punto viene evidenziato il rischio di una riduzione dell’autonomia decisionale dell’Azienda.

Le ricadute sul futuro dell’AASS

Secondo Repubblica Futura, il protrarsi dell’incertezza sulla nomina del Direttore potrebbe portare l’AASS a chiudere il 2025 senza una guida stabile, con possibili riflessi sul bilancio e sulla qualità dei servizi erogati. La mancanza di una figura apicale definita viene inoltre collegata all’assenza di un piano di sviluppo strutturato, soprattutto in relazione alle trasformazioni del settore energetico e alle prospettive aperte dall’Accordo di Associazione con l’Unione europea.

Il tema della direzione AASS si conferma così uno dei dossier più delicati per il sistema pubblico sammarinese, destinato a rimanere al centro del confronto politico nelle prossime settimane, tra richieste di trasparenza, esigenze di continuità gestionale e scelte strategiche che incidono direttamente sull’economia del Paese.

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