Cittadinanza per naturalizzazione, ok della Commissione al mantenimento della cittadinanza d’origine

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Fonte Foto: Congresso di Stato della Repubblica di San Marino

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La Commissione Consiliare Permanente I ha approvato il progetto di legge che introduce rilevanti modifiche alla normativa sulla cittadinanza per naturalizzazione. Il provvedimento rappresenta un passaggio significativo nel percorso di aggiornamento della disciplina, ponendo le basi per un sistema più moderno e coerente con le prassi internazionali.

I pilastri della riforma

L’architrave della riforma si fonda su due elementi principali: il superamento dell’obbligo di rinuncia alla cittadinanza d’origine per i naturalizzati e l’introduzione di un requisito linguistico accompagnato da una prova di conoscenza della storia e delle istituzioni sammarinesi. L’eliminazione della rinuncia allinea San Marino alle migliori pratiche internazionali e riconosce il valore della conservazione dei legami culturali di provenienza.

Contestualmente, la prova di cultura civica e linguistica introduce un criterio di rigore, finalizzato a rafforzare l’integrazione culturale e l’adesione ai valori della Repubblica, garantendo che l’accesso alla cittadinanza avvenga in modo consapevole e partecipato. Anche la norma transitoria approvata assume un valore di tutela per coloro che non avevano dichiarato nei termini previsti il mantenimento della cittadinanza d’origine.

Il confronto in Commissione e l’Ordine del Giorno

Il dibattito in Commissione è stato caratterizzato da un confronto intenso e costruttivo tra tutte le forze politiche, culminato nell’approvazione dell’articolato senza alcun voto contrario. L’astensione registrata non è stata interpretata come una bocciatura di merito, ma come un invito a proseguire nel percorso di approfondimento e miglioramento già avviato dalla Segreteria competente.

Un ulteriore elemento positivo della seduta è stato l’approvazione di un Ordine del Giorno che impegna il Governo ad avviare una fase ampia di studio e confronto. L’obiettivo è giungere alla redazione di un Testo Unico in materia di cittadinanza, una riforma di sistema destinata a riordinare e ricomporre un quadro normativo oggi frammentato in diciotto diverse disposizioni stratificatesi nel tempo.

Il percorso prevederà audizioni dell’Ufficiale di Stato Civile e di altri soggetti competenti e si pone come passaggio indispensabile per offrire ai cittadini una normativa chiara, coerente e di facile lettura.

Le dichiarazioni del Segretario di Stato

“L’approvazione in Commissione del progetto di legge sulla cittadinanza per naturalizzazione, avvenuta senza voti contrari, è un segnale tangibile della volontà del Paese di coniugare apertura e rigore. Con l’eliminazione dell’obbligo di rinuncia e l’introduzione di una verifica della conoscenza delle nostre istituzioni, compiamo un passo essenziale verso la modernizzazione”, dichiara il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Andrea Belluzzi.

“Infine, l’Ordine del Giorno approvato avvia una stagione di studio e confronto che ci condurrà, finalmente, a un Testo Unico in materia. È un impegno doveroso nei confronti dei cittadini: garantire un quadro normativo chiaro, rendendo la normativa pienamente leggibile e al passo con i tempi, cercando di tenere in considerazione tutte le sensibilità”, conclude Belluzzi.

Segreteria di Stato per gli Affari Interni, la Funzione Pubblica, gli Affari Istituzionali, i Rapporti con le Giunte di Castello e la Semplificazione normativa

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