In una fase che segna il passaggio dal risanamento alla programmazione di lungo periodo, il Segretario di Stato Andrea Belluzzi ha inquadrato il bilancio come una tappa di un percorso avviato negli anni più complessi per il Paese, collegando i risultati raggiunti sul piano economico-finanziario al posizionamento internazionale di San Marino e indicando nella digitalizzazione uno dei cardini della prossima fase di legislatura.
Il bilancio come risultato di un percorso iniziato negli anni più difficili
Belluzzi ha descritto l’attuale manovra non come un punto di arrivo, ma come una tappa di un cammino iniziato quando San Marino si trovava in una situazione particolarmente complessa. Nel suo intervento ha richiamato le principali crisi attraversate dal Paese negli ultimi anni, dalla pandemia alla crisi energetica, fino alle ricadute del conflitto ucraino sui mercati internazionali.
Secondo il Segretario, la gestione di queste emergenze non ha impedito al governo di portare avanti un lavoro di risanamento dei conti pubblici e di consolidamento della credibilità finanziaria, arrivando prima all’emissione sul mercato, poi al rollover del debito, e ora alla vigilia di un nuovo passaggio. In questo quadro, il miglioramento progressivo del rating viene letto come il risultato di un’azione collettiva delle forze di governo, ognuna impegnata nel proprio ambito di competenza.
Rating e politica estera: una valutazione che riguarda il Paese nel suo insieme
Nel ragionamento di Belluzzi, il tema del rating non può essere separato dal percorso di politica estera intrapreso dalla Repubblica. Quando San Marino viene valutata, ha spiegato, la valutazione riguarda il Paese nel suo complesso: la capacità di affrontare le criticità, di dimostrare resilienza e di collocarsi in modo credibile nel contesto internazionale.
In questo senso, Belluzzi ha richiamato le osservazioni del Fondo Monetario Internazionale, che avrebbe sottolineato proprio la resilienza dimostrata dal sistema sammarinese, e ha collegato il miglioramento delle prospettive anche alla scelta di puntare sull’accordo di associazione con l’Unione Europea. Sedersi ai tavoli internazionali con una postura diversa rispetto al passato, ha sostenuto, contribuisce a rafforzare la percezione di affidabilità e a produrre effetti concreti, non solo sui rating ma su più livelli.
Una nuova stagione per la Pubblica Amministrazione
Guardando al futuro, Belluzzi ha parlato di una stagione nuova che si apre per San Marino, indicando nella digitalizzazione uno degli assi portanti dell’azione di governo. Al tavolo, ha osservato, siedono diversi Segretari di Stato direttamente coinvolti in questo processo, a conferma della natura trasversale del progetto.
Il suo ruolo, ha spiegato, è quello di accompagnare la Pubblica Amministrazione verso un ulteriore step evolutivo, che non si limiti all’introduzione di strumenti tecnologici, ma produca effetti concreti in termini di fruibilità dei servizi, vicinanza al cittadino, rapidità dei processi e capacità di analisi in tempo reale dei dati contabili e amministrativi. Un’evoluzione che, nelle intenzioni, dovrebbe rendere l’apparato pubblico sempre più funzionale alle esigenze del sistema economico.
Il valore strategico del dato digitale
Uno dei passaggi centrali dell’intervento di Belluzzi ha riguardato il dato digitale, definito una vera e propria risorsa strategica. Digitalizzare il Paese, secondo il Segretario, significa affrontare questioni strutturali come i data center, la creazione di un’unità interna capace di produrre software per lo Stato e, soprattutto, la corretta conservazione e gestione dei dati della Pubblica Amministrazione.
Chi conserva il dato, con quali parametri, secondo quali direttive e con quali finalità di analisi e valorizzazione sono interrogativi che, a suo avviso, devono trovare risposte chiare. Belluzzi ha utilizzato la metafora della miniera, sottolineando come i dati, se organizzati e trattati correttamente, possano diventare una leva fondamentale per lo sviluppo, analogamente a quanto avviene in altri ambiti tecnologici avanzati.
Digitalizzazione, telecomunicazioni e accordo di associazione
Nel suo intervento, il Segretario ha evidenziato come il tema digitale sia strettamente connesso ad altri dossier strategici, a partire dalle telecomunicazioni e dall’attuazione dell’accordo di associazione con l’Unione Europea. La revisione della legge sugli appalti pubblici, l’adeguamento alle direttive europee, l’introduzione della firma digitale e dell’identità digitale per le imprese sono stati citati come passaggi necessari per consentire alle aziende sammarinesi di operare pienamente nello spazio europeo.
A questi si aggiungono temi come le società in house e la necessità di spiegare con chiarezza ai cittadini un cambiamento che richiede trasversalità e una visione d’insieme, affinché il digitale venga percepito non come un adempimento tecnico, ma come una risorsa per il Paese.
Un metodo di governo basato su obiettivi condivisi
In chiusura, Belluzzi ha lanciato un messaggio politico sul metodo di lavoro necessario per affrontare le sfide dei prossimi anni. Secondo il Segretario, non è più sufficiente procedere per singole deleghe, ma occorre un governo che lavori per obiettivi, in modo coordinato e corale.
Progetti complessi come quelli legati alla digitalizzazione, alla finanza pubblica e all’integrazione europea, ha osservato, difficilmente possono essere portati avanti da una sola figura. È nel lavoro di squadra, “camminando insieme”, che diventa possibile trasformare impegni impegnativi in risultati capaci di lasciare un segno duraturo per il futuro di San Marino.