Beccari: “Bilancio verso lo zero, nuovo rollover nel 2026 e decreto per l’accoglienza di cittadini palestinesi”

Luca Beccari

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Al termine dei lavori settimanali del Congresso di Stato, il Segretario di Stato Luca Beccari ha delineato un quadro articolato sulle prospettive della finanza pubblica sammarinese, soffermandosi sul percorso di avvicinamento al rollover del debito nel 2026, sul miglioramento del rating internazionale e sulle condizioni che potrebbero consentire alla Repubblica di presentarsi ai mercati con una posizione più solida rispetto al passato.

Il nodo bilancio e l’appuntamento del 2026 con i mercati

Al centro dell’intervento, Beccari ha richiamato il dibattito in corso in Consiglio sul bilancio e sulle scelte strategiche del governo in vista di uno dei primi passaggi chiave del 2026: il cosiddetto rollover del debito estero, che segnerà il terzo appuntamento della Repubblica con i mercati.

Secondo il Segretario, San Marino arriverebbe a questa tappa con “cinque anni di esperienza” maturata tra prima emissione e primo rollover, e soprattutto con strumenti diversi rispetto al passato, in un quadro che negli ultimi anni ha richiesto un lavoro di spiegazione e di costruzione di consapevolezza, sia sul piano politico sia su quello tecnico, attorno alla necessità di diversificare il debito tra componente nazionale ed estera e di gestire con continuità l’accesso ai mercati.

Rating in miglioramento e lettura “positiva” dall’esterno

Beccari ha indicato due “asset” che, a suo dire, oggi rafforzerebbero la posizione del Paese rispetto alla prima volta. Il primo riguarda il ciclo del rating, descritto come nettamente positivo: la valutazione sarebbe seguita da tre agenzie e, nell’ultimo passaggio citato, Fitch avrebbe rivisto il posizionamento di San Marino verso l’area “investment grade”, accompagnandolo con una prospettiva di outlook positivo.

A questo, Beccari ha affiancato il riferimento a un report del Fondo Monetario Internazionale, che collocherebbe la Repubblica in una traiettoria favorevole sia sul fronte della finanza pubblica sia sulla sostenibilità del debito. Nel ragionamento esposto, questi elementi contribuirebbero a consolidare reputazione e “conoscibilità” finanziaria del Paese, incidendo sulla capacità di presentarsi ai mercati con maggiore credibilità.

Una macchina pubblica più autonoma nella gestione delle emissioni

La seconda novità richiamata dal Segretario riguarda l’organizzazione interna: Beccari ha sottolineato che, grazie a recenti modifiche e al lavoro maturato attorno alla Ragioneria Generale, alla contabilità e alle strutture dedicate alla finanza pubblica, la Pubblica Amministrazione disporrebbe oggi di personale con esperienza sufficiente per gestire la fase di emissione con minore dipendenza da advisor esterni, mantenendo ovviamente la necessità di un partner finanziario per gli aspetti operativi.

L’obiettivo dichiarato è quello di trasformare la gestione del debito da tema emergenziale a ambito presidiato con “cultura professionale”, in modo da affrontare la nuova emissione con un posizionamento più solido e con una maggiore capacità di interlocuzione con il mercato.

Deficit tecnico e prospettiva di tassi più competitivi

Sul bilancio, Beccari ha evidenziato un elemento che considera significativo: una finanziaria che arriverebbe, per la prima volta, a essere approvata con un deficit sostanzialmente prossimo allo zero. Nel quadro illustrato, i 13 milioni di euro indicati in sede previsionale vengono descritti come un “deficit tecnico”, legato a criteri prudenziali nella stima delle entrate, che per definizione non potrebbero riflettere “in pieno” l’effettiva performance economica del Paese.

Da qui la previsione che, in assenza di fattori esterni inattesi, la gestione annuale possa produrre miglioramenti, proseguendo nel percorso di assorbimento dei deficit. In questo contesto, il ricorso al debito sarebbe finalizzato a consolidare e razionalizzare l’esposizione complessiva, con l’intento di ottenere condizioni migliori e, nelle parole del Segretario, con l’aspettativa di accedere al mercato a tassi più concorrenziali rispetto all’ultima emissione.

Riforme e agenda di legislatura: fisco, cittadinanza, digitale

Beccari ha poi allargato lo sguardo alla legislatura, riconoscendo un clima politico a tratti teso e un confronto che, a suo dire, può apparire “disordinato”, ma rivendicando al tempo stesso una linea di governo improntata alla determinazione nel “mettere mano” ai problemi.

Tra i passaggi citati, ha richiamato la conclusione della riforma ETR e l’avanzamento, nella sessione consiliare, di un altro intervento collegato ai temi IGR e “licee” (indicati come dossier che incidono sulla finanza pubblica e che si intrecciano con la gestione del debito). Ha menzionato inoltre i progressi in Commissione 1 sul tema della cittadinanza e, sul versante dell’innovazione, scelte strategiche per la digitalizzazione dei servizi e l’efficientamento dell’apparato pubblico, con un riferimento specifico al lavoro su infrastrutture tecnologiche e, nella seduta odierna, agli aspetti organizzativi legati alla gestione di dati e sistemi IT.

Il decreto per l’accoglienza di cittadini palestinesi

Nella parte finale, Beccari ha annunciato l’approvazione di un decreto legge che istituisce misure di accoglienza per cittadini palestinesi residenti in aree interessate dal conflitto. L’impianto, ha spiegato, riprenderebbe l’infrastruttura già utilizzata per l’accoglienza dei profughi ucraini, con un primo contingente “contenuto”, nell’ordine di qualche decina di persone, e all’interno di progetti umanitari che si appoggiano a corridoi già esistenti.

Quanto all’ospitalità, il Segretario ha richiamato la disponibilità di alloggi e la possibilità di coinvolgere famiglie e cittadini che intendano contribuire, ricalcando un modello già sperimentato in precedenza. Beccari ha collegato la scelta agli indirizzi politici emersi in sede consiliare e, più in generale, alla tradizione storica di San Marino in tema di accoglienza, sottolineando la necessità di affrontare questi temi con “coscienza e giudizio” e ribadendo che, secondo l’impostazione illustrata, l’intervento non dovrebbe creare pregiudizi per sicurezza e tranquillità della comunità.

Una partita che incrocia finanza pubblica e credibilità internazionale

Nel complesso, l’intervento del Segretario ha tenuto insieme due piani: da un lato la gestione economico-finanziaria, con l’obiettivo di presentarsi al 2026 con indicatori più robusti e una macchina pubblica più autonoma; dall’altro una linea di policy che, sul terreno umanitario, mira a collocare la Repubblica in continuità con la propria storia e con l’azione internazionale richiamata dallo stesso Beccari.

I prossimi mesi, tra discussione consiliare e preparazione del nuovo appuntamento con i mercati, saranno il banco di prova per verificare se la combinazione tra rating in miglioramento, percorso di riduzione del deficit e rafforzamento amministrativo potrà tradursi in condizioni più favorevoli e, allo stesso tempo, sostenere le scelte politiche che il governo considera coerenti con l’identità del Paese.

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